Cavareno celebra il genio di Arrigo Castelli

L’imprenditore illuminato che fondò Elettronica Trentina

Per i 100 anni dalla nascita eventi e mostre interattive dedicate a mezzo secolo di evoluzione tecnologica. Erano 400 i valligiani impegnati nella produzione del marchio “Cardiolane”: valorizzate le donne

C’è stata un’epoca nella quale la delocalizzazione non aveva un significato negativo come in questi tempi. Un’epoca nella quale gli imprenditori non pensavano solo al guadagno, ma erano vicini alle problematiche dei dipendenti e spesso erano anche gli inventori delle proprie realizzazioni: erano gli anni sessanta. Arrigo Castelli era uno di questi. La Val di Non l’aveva conosciuta per le battute di caccia organizzate in valle con alcuni amici milanesi di origini nonese. In vacanza conobbe la moglie Liliana Nava e con lei decise di portare a Cavareno l’Elettronica Trentina che negli anni di maggiore attività diede lavoro a 400 dipendenti offrendo con un contributo fondamentale per contrastare lo spopolamento della montagna. A Milano Arrigo Castelli era il titolare dei Magnetofoni Castelli, azienda altamente tecnologica che produsse anche lo strumento che registrò le voci degli astronauti della missione Apollo 11. A Cavareno delocalizzò la produzione in serie di una sua invenzione: l’elettrocardiografo scrivente su carta. L’Elettronica Trentina insieme a Cavareno, divennero famosi nel mondo. Arrigo Castelli fu insignito del titolo di Pioniere dell’Industria Trentina. Lo stesso principio di scrittura fu poi adottato per i sismografi. A Cavareno anche la realizzazione degli apparecchi di registrazione, inventati sempre da Arrigo Castelli, cardiaca Ecg (Holter) all’epoca ancora sperimentali, ma che erano in grado di registrare i 100 mila battiti cardiaci di una giornata di un paziente. Battiti che venivano registrati da uno strumento del tutto simile ad un magnetofono e letti tramite un dispositivo collegato ad uno schermo che ne permetteva la visualizzazione.

Lunedì 22 novembre Arrigo Castelli (scomparso nel 2007) avrebbe compiuto 100 anni e la famiglia ha deciso di celebrare il compleanno con eventi e mostre interattive di interesse scolastico e turistico che avranno come protagonisti un mezzo secolo trascorso all’insegna dell’evoluzione tecnologica con uno spaccato tutto noneso per quanto riguarda l’ambito medicale. Quando fu fondata l’Elettronica Trentina, Cavareno contava un migliaio di abitanti, avere 400 valligiani impegnati nella produzione del marchio “Cardiolane” voleva dire incidere pesantemente sull’economia della valle.
Quella di Arrigo Castelli spesso al fianco dei suoi stessi dipendenti impegnati nella produzione dei singoli macchinari, di dare spazio maggiore al personale femminile fu anch’essa una scelta avveniristica. Il motivo? Per Castelli le donne avevano maggiore attitudine ad assemblare i singoli pezzi, rispetto agli uomini. Negli anni ottanta il marchio Cardioline andrà ad occupare la metà del mercato nazionale del settore. La storia dell’Elettronica Trentina si chiuse definitivamente con la morte del suo fondatore. L’amministrazione comunale di Cavareno gli ha già dedicato una strada, mentre è in fase avanzata la realizzazione di un museo per l’esposizione di tutti i suoi apparecchi.

 

 

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